quarta-feira, 19 de outubro de 2011

Comisión Justicia, Paz e Integridad de la Creación

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Giornata Internazionale
“Sradicamento della Povertà”
17 Ottobre





Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi (Lc 4, 18).

Nel 1992, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite stabilì che venisse istituita, il 17 Ottobre di ogni anno, la “Giornata Internazionale per lo Sradicamento della Povertà”. In adesione a questa scelta, la Commissione JPIC dell’USG/UISG si propone l’obiettivo di promuovere la consapevolezza della necessità di questo sradicamento in tutti i Paesi del mondo, e in particolare in quelli che si trovano in via di sviluppo.
Offriamo qui, a questo riguardo, uno schema di preghiera preparato dalla Commissione della ONG ‘Giustizia Sociale’ dell’Irlanda’.

Preghiera iniziale

Siamo qui riuniti davanti a te, Signore. Fa’ che questa nostra preghiera renda più profondo il nostro rapporto con te, con noi stessi, con tutti i nostri fratelli e sorelle, con le istituzioni, con il pianeta Terra. Mettiamo davanti a te, Signore, le nostre speranze, i nostri sogni, le attività e gli sforzi che sosteniamo per stabilire la giustizia e per sradicare la povertà. Rendici capaci di un ascolto attento e profondo per accrescere la nostra consapevolezza delle necessità in cui versano le persone più deboli della nostra società. E fa’ che, dopo aver rilevato queste necessità, noi possiamo avere il coraggio di impegnarci a lavorare intensamente per il Regno di Dio e per la trasformazione del mondo. Amen.


Canto iniziale Le voci della sfida
(musica e testo di David Haas)

Siamo chiamati ad ascoltare le voci della sfida,
risonanti nel cuore profondo di tutte le persone!
Se serviremo il mondo con amore, come ardenti sognatori,
saremo noi le voci sfidanti
perché saremo la voce di Dio!

Voci sfidanti:
di bimbi inascoltati e degradati!
della gente umile e oppressa!
dell’anziano e dell’inquieto che aspetta il giorno nuovo!

Voci sfidanti:
La vita sgretolata e il grido inascoltato dei poveri!
Dei giovani che sognano la libertà di un mondo senza odio!
Degli infermi e dei morenti che invocano umana compassione!

Voci sfidanti:
di quelli che cercano la pace, testimoniandola con audacia e con il sacrificio personale!
Delle donne che soffrono ogni forma d’ingiustizia!
Degli ammalati AIDS e dei tossicodipendenti!
Dei profeti e degli eroi che costituiscono per noi un appello!
Di quelli che ci insegnano il perdono e la misericordia!
Di quanti sono vittime di violenza e di aggressione!
La voce di Cristo che ha dato la sua vita per la nostra!

Per riflettere

«Se un fratello o una sorella sono nudi, dice san Giacomo, se mancano del sostentamento quotidiano, e uno di voi dice loro: "Andate in pace, riscaldatevi, sfamatevi", senza dar loro quel che è necessario al loro corpo, a che servirebbe?» (Gc 2,15-16). Oggi, nessuno lo può ignorare: sopra interi continenti, innumerevoli sono gli uomini e le donne tormentati dalla fame, innumerevoli i bambini sottonutriti, al punto che molti di loro muoiono in tenera età, che la crescita fisica e lo sviluppo mentale di parecchi altri ne restano compromessi, che regioni intere sono per questo condannate al più cupo avvilimento. […] Ciascuno esamini la sua coscienza, che ha una voce nuova per la nostra epoca. È egli pronto a sostenere col suo denaro le opere e le missioni organizzate in favore dei più poveri? a sopportare maggiori imposizioni affinché i poteri pubblici siano messi in grado di intensificare il loro sforzo per lo sviluppo?».
Populorum Progressio 45; 47









Invitati daYahvé (Salmo 14/15).

Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sul tuo santo monte?

[2] Colui che cammina senza colpa,
agisce con giustizia e parla lealmente,

[3] non dice calunnia con la lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulto al suo vicino.
[4] Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Anche se giura a suo danno, non cambia;

[5] presta denaro senza fare usura,
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Intercessioni - Litania “Dalle Frontiere della Carità”

Risposta/ Gesù Signore, sei tu la nostra strada!
.
1. In un mondo frammentato e diviso, possa l’amore aprirsi la strada per creare armonia e unità. R/

2. In un mondo soffocato dalle esigenze economiche, possa l’amore aprirsi la strada per sradicare l’ingiustizia. R/

3. In un mondo in cui alcune minoranze privilegiate consumano moltissimo, privando gli altri del necessario, possa l’amore aprirsi la strada per risvegliare le coscienze. R/

4. In un mondo affetto da povertà spirituale e gonfio di eccessi materiali, possa l’amore aprirsi la strada nei nostri cuori perché tutti noi possiamo capire che Dio è l’unico necessario. R/

5. In un mondo tormentato da meschinità ed egoismi possa l’amore aprirsi la strada per portarci a vivere con intenzioni globali. R/

6. In un mondo traboccante di umanità dolente, anche a causa delle insidie che incombono sull’ecosistema, possa l’amore aprirsi la strada per portare a tutti una nuova pienezza di vita. R/

7. In un mondo di frontiere chiuse, possa l’amore aprirsi la strada per collegare tra loro forze ed energie. R/

8. In un mondo sempre più ricco di connessioni-web di carattere geopolitico e socioeconomico, possa l’amore aprirsi la strada per trovare ai diversi problemi soluzioni semplici e giuste. R/

9. In un mondo in cui la problematica mondiale sembra farsi sempre più travolgente, possa l’amore aprirsi la strada della fermezza, per affrontare ogni cosa a suo tempo. R/

Pausa di riflessione


(Giustizia Economica per tutti #94). Conferenza Episcopale Stati Uniti, 1986

Le necessità dei poveri sono prioritarie di fronte ai desideri dei ricchi: i diritti dei lavoratori precedono la ricerca del massimo profitto; la cura dell’ambiente non può cedere il posto all’espansione industriale incontrollata, né la produzione orientata a dare risposta ai bisogni sociali può essere considerata secondaria nei confronti di quella militare.
John Paul II, Address on Christian Unity in a Technological Age, 1984.

Preghiamo: Onnipotente Creatore, tu hai fatto tutte le persone umane a tua immagine e somiglianza. Aiutaci a comprendere che tutti gli uomini e le donne sono persone di grande valore e dignità. Donaci la forza e il coraggio di lavorare per la giustizia e la pace in modo che tutti abbiano la possibilità di vivere in armonia con la dignità che tu hai infuso in loro. Te lo chiediamo per Gesù Cristo nostro Signore Figlio tuo, che vive e regna in unità con te e con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.


Canto/Inno.

Beatitudini per l’Azione Sociale
(Louise Helene Renou).

Beato sei tu
quando ti rendi disponibile, pronto a condividere con semplicità ciò che possiedi.
Beato sei tu
quando piangi per l’infelicità che vedi intorno a te e nell’intero mondo
.
Beato sei tu
quando scegli la mitezza e il dialogo anche se questa opzione richiede tempi lunghi e presenta difficoltà.

Beato sei tu
quando, impegnando la tua creatività, escogiti idee nuove e trovi modalità efficaci per poter donare il tuo tempo, per esprimere tenerezza e per effondere speranza.

Beato sei tu
quando ascolti con il cuore per poter scoprire anche il cuore degli altri.

Beato sei tu
quando decidi di essere tu a compiere quel primo passo che è necessario per stabilire la pace con i fratelli e le sorelle che vivono con te in questo nostro unico mondo.

Beato sei tu
quando conservi nel cuore una splendida apertura alle domande della vita.

Beato sei tu
quando prendi sul serio il Signore Gesù risuscitato.

Canto/Inno
Dal Vangelo secondo Matteo (25, 31-45)

Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me.









Intercessioni

Rispondere: Dio sia misericordioso con noi e ci benedica.

- Preghiamo: affinché tutte le nazioni s’impegnino a lavorare insieme per costruire un mondo di giustizia e di pace. R/
- Preghiamo: affinché tutte le persone possano avere il necessario per vivere una vita degna e pienamente umana. R/
- Preghiamo: affinché tutte le persone possano avere i mezzi sufficienti per vivere con dignità. R/
- Preghiamo: affinché tutte le persone possano avere un lavoro socialmente riconosciuto. R/
- Preghiamo: affinché tutte le persone possano avere accesso ad un’abitazione adeguata. R/
- Preghiamo: affinché tutte le persone possano avere accesso alle strutture sanitarie. R/
- Preghiamo: affinché tutte le persone possano avere accesso alle strutture educative. R/
- Preghiamo: affinché tutte le persone possano avere opportunità di sviluppare la loro personalità, in modo da essere in grado di partecipare adeguatamente alle decisioni della loro comunità e della so-cietà in generale. R/
- Preghiamo: affinché le persone possano contribuire allo sviluppo dei valori socialmente condivisi . R/
- Preghiamo: affinché tutto ciò che riguarda lo sviluppo umano possa essere sostenibile sul piano sociale, economico e ambientale, non solo per la generazione attuale, ma anche per quelle che verranno. R/P. R/

Pausa di riflessione

(Sollicitudo Rei Socialis, 39).
L'interdipendenza deve trasformarsi in solidarietà, fondata sul principio che i beni della creazione sono destinati a tutti: ciò che l'industria umana produce con la lavorazione delle materie prime, col contributo del lavoro, deve servire egualmente al bene di tutti. …] La solidarietà ci aiuta a vedere l'«altro» -persona, popolo o Nazione- non come uno strumento qualsiasi, per sfruttarne a basso costo la capacità di lavoro e la resistenza fisica, abbandonandolo poi quando non serve più ma come un nostro «simile», un «aiuto».

Preghiamo: Dio Padre nostro, ti chiediamo di aiutarci ad imitare il Signore Gesù, che si occupò dei poveri e dei bisognosi. Insegnaci a stare accanto ai poveri, nella difesa dei loro diritti. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore Figlio tuo, che vive e regna in unità con te e con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.


Mantenere viva la speranza

Mantener viva la speranza
significa credere che la storia va avanti,
aperta al sogno di Dio e alla creatività umana.

Mantener viva la speranza
significa andare avanti affermando
che è possibile sognare un mondo diverso,
libero dalla fame, dalle ingiustizie,
dalle discriminazioni.

Mantener viva la speranza
significa essere messaggeri di Dio
e messaggeri degli uomini e delle donne di buona volontà,
abbattendo muri, distruggendo frontiere,
costruendo ponti.
.
Mantener viva la speranza
significa credere nelle potenzialità rivoluzionarie della fede,
lasciare le porte aperte
perché lo Spirito possa entrare
e fare nuove tutte le cose.

Mantener viva la speranza
significa saper ricominciare sempre.

Mantener viva la speranza
significa credere che “la speranza”
è l’ultima a morire.

Mantener viva la speranza
significa credere che “la speranza” in realtà non può morire:
la speranza non muore mai.

Mantener viva la speranza
significa semplicemente vivere.

Suore Missionarie di San Carlo Borromeo
(Scalabriniane) Honduras





Preghiera conclusiva: Padre Nostro

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.

Preghiamo:
Dio nostro Padre, ti preghiamo: aiutaci ad adorarti in modo accettabile e conveniente.
Aiutaci ad essere sempre consapevoli del fatto che l’adorazione da te voluta è questa: vivere una vita giusta e lavorare per far regnare la Giustizia e la Pace nel mondo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore Figlio tuo, che vive e regna in unità con te con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Canto finale Magnificat
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e santo é il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Domande proposte per la riflessione e la discussione

1. Che cos’è la povertà? in Irlanda, il Governo la definisce così: “Sono poveri coloro che, sul piano materiale, culturale e sociale, non dispongono di risorse adeguate a quel livello di vita che viene considerato confacente alla società irlandese in generale. Sono coloro che per i salari troppo bassi e per la mancanza di risorse sufficienti vengono ad essere emarginati ed esclusi dalle attività che il resto della società irlandese considera normali. (NAPS 1997). Come definisci tu la povertà? Il tuo Governo ha una sua propria definizione della povertà?

2. Se è nostro preciso dovere fare in modo che si stabilisca nella società una giusta distribuzione dei beni e delle opportunità, risulta che le rivendicazioni dei poveri premono con particolare urgenza sulla coscienza di ogni singola Nazione e del mondo intero nella sua globalità. Allora: In quali decisioni concrete si manifesta il nostro coinvolgimento nei tempi di prosperità economica e in quelli di recessione?

3. Come seguaci di Cristo, noi siamo sfidati nella nostra capacità di attuare una “opzione fondamentale per i poveri". Come valutiamo gli stili di vita, la politica, le istituzioni, relati-vamente all’impatto che possono avere sui poveri?

4. Come possiamo lavorare per una società più giusta e, in particolare, per lo sradicamento della povertà?



Per favore, contattare JPIC USG/UISG in jpicusguisg@lasalle.org per qualunque commento e/o per qualche diversa traduzione, o per miglioramenti.
Per ulteriori informazioni circa il lavoro della Commissione JPIC USG/UISG andare su http://jpicformation.wikispaces.com

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